Vecchie viti

di Albana

Madonna

dei fiori

Albana: sentite che sillabe liquide, che suono di terra lontana, con quelle tre A che per pronunciarle dovete atteggiare la bocca nello stesso modo che per afferrare l’orlo del bicchiere, con quella elle lunga come una lunga bevuta. Albana, Albana, Albana, conosco gente che ci s’è inciuccata, solo a ripeterne il nome.”

P. Monelli – Il Ghiottone errante – 1935

Madonna dei Fiori

Le vigne piu’ saggie

 

Madonna dei Fiori, dalla patrona di Castrocaro Terme, è la nostra espressione di Albana dalle vigne più adulte che nasce solo nelle migliori annate.

L’Albana è storicamente presente nella zona di Castrocaro e di Terra del Sole, sebbene, purtroppo, negli anni vi sia stato un abbandono del vitigno a favore di altre varietà di gestione più semplice.

Il Madonna dei Fiori forse non è l’idea di Albana che si ha, ma è la mia idea di Albana, senza surmaturazioni in pianta e senza macerazioni, fin dal 2015.

Volevo un vino goloso che parlasse del sale che caratterizza i suoli di Castrocaro, è un vino con un’acidità squillante e affilata.

Madonna dei Fiori marta valpiani Albana
Madonna dei Fiori marta valpiani Albana

RACCONTI E CURIOSITà

Area geografica: Bagnolo e Terra del Sole in provincia di Forlì-Cesena

Vigneti: vigna la Biondina, vigna Marta e podere Campacci  

Terreno: argille ocra ricche di scheletro e terre più argillosi con sassi di fiume

Esposizione e altitudine: da 100 a 250 metri

Sistema di allevamento: guyot a doppio archetto e pergoletta romagnola

Densità di impianto: 2.000 ceppi/ha

Resa: 50 q.li/ha

Età: 30/60 anni

Uve: Albana 100%

Vendemmia: da fine agosto metà settembre

Raccolta: dalle 2 alle 4 raccolte esclusivamente manuale in piccoli bins

Annata corrente in commercio:  2023

Vinificazione: l’albana viene diraspata delicatamente e trasferita nella pressa a doppia membrana, il mosto viene decantato per una notte a freddo. Cinque giorni prima della raccolta abbiamo selezionato alcune ceste di uva che ci servono per preparare il pied de cuve e creiamo il suo per ogni parcella; ogni singolo acino viene selezionato e diraspato a mano.

Il mosto poi fermenta spontaneamente in piccoli tini da 10 hl, possibilmente senza il controllo delle temperature, una volta terminata la fermentazione il vino resta in cemento sulle lies senza solforosa fino a marzo e quando all’aumento delle temperature verrà imbottigliato; dall’annata 2023, una parte del vino fermenta e affina in tonneaux di rovere francese da 500 litri.

Prima annata di prodotta: 2015 con il nome di Marta Valpiani Bianco.

Abbinamenti: svariate cose, da piatti ricchi di spezie alla carne ai ferri in quelle giornate in cui è tanto caldo, i cappelletti in brodo mentre fuori fa freddo.

Curiosità: Il fiore scelto per questa Albana è l’hemerocallis o bella di giorno o per un giorno; il nome di questa liliacea è di origine greca. È un nome composto dalle parole hemèra = un solo giorno e kalos = bello poiché i fiori hanno un’esistenza effimera si aprono al mattino e muoiono la sera stessa. In contrapposizione alla breve vita dei fiori, il loro significato è: io persevero o carpe diem rappresentano cioè la mia visione del far vino, di non mollare mai nonostante tutto. 

Albana Marta Valpiani

– 2015 malolattica non svolta

– 2016 malolattica non svolta

– 2017 malolattica non svo lta

– 2018 malolattica non svolta

– 2019 non prodotta

– 2020 malolattica svolta

– 2021 malolattica svolta

-2022 malolattica svolta

– 2023 malo non svolta, primo anno con un 10/12% di affinamento in legno

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