L’Albana che nasce

da sabbie e arenarie

DELYUS

La leggerezza, la verticalità e luce per il nostro albana “classico”.

Delyus

Albana che nasce da sabbie e arenarie

 

Il Delyus nasce nel 2009 inizialmente come assemblaggio di Trebbiano Romagnolo, Grechetto Gentile e Albana, dall’annata 2018 rappresenta dapprima la nostra Albana dalle vigne più giovani, messe a dimora a partire dal 2016 e oggi il nostro “classico” di Albana.

E’ un vino luminoso, leggero e salato, e nasce sul versante sud di Bagnolo, su molasse dorate, arenarie nella parte alta a 250 metri e calcare a seguire.

Il Delyus è il vino che anni fa dedicai a mio padre Delio e anche l’etichetta lo celebra con la pianta della Mandragora, da sempre pianta mistica; nel linguaggio dei fiori indica furore, delirio, ma anche rarità.

Per questo vino le parole d’ordine sono luce e leggerezza.

In alcune annate l’Albana riesce a svolgere la malolattica e in altre annate no, se riesce a svolgerla ne siamo felici in quanto troverete un vino meno severo anche in gioventù, se invece non ha voglia di farla, ce ne facciamo una ragione, è nella sua natura, l’albana non la si addomestica, la si ama e basta. 🙂

Delyus albana marta valpiani
delyus Albana Docg

RACCONTI E CURIOSITà

Area geografica: Terra del Sole in provincia di Forlì-Cesena

Vigneti: vigna Elisa, podere Casalinetto

Terreno: molasse e arenaria

Esposizione e altitudine: versante sud della collina di Bagnolo con pendenze del 29%, esposizione sud est 250 m s.l.m.

Sistema di allevamento: guyot monolaterale

Densità di impianto: 3.570  ceppi/ha

Resa: 90 q.li/ha

Età: impianto del 2016

Uve: Albana di Romagna diversi cloni 100%

Vendemmia: 4 raccolte da metà agosto a metà settembre

Raccolta: Esclusivamente manuale in bins

 

 

Vinificazione: una parte della massa viene diraspata e un’altra parte invece va direttamente in pressa a grappolo intero, la pressatura è soffice, il mosto viene decantato per una notte; nessuna delle nostre due albana fa macerazione.

Fermenta spontaneamente in piccoli tini da 10 hl senza l’uso del controllo delle temperature; una volta terminata la fermentazione il vino resta in cemento senza solforosa fino al momento dell’imbottigliamento che avviene non prima di fine marzo. Se fa la malolattica in vasca siamo felici, se non la fa ce ne facciamo una ragione.

Prima annata di prodotta: 2009

Abbinamenti: la felicità e i sorrisi e la voglia di bere qualcosa di salato.

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– fino al 2017 assemblaggio di grechetto, trebbiano e albana

– 2018 da questa annata solo Albana, malo non svolta;

– 2019 malo svolta, in questa annata abbiamo unito le uve di vigna Elisa e quelle del Madonna dei Fiori;

– 2020 malo non svolta;

– 2021 malo svolta.

– 2022 malo svolta.

– 2023 malo non svolta.

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